Associazione Amici del Premio Suzzara
L’ Associazione culturale “Amici del Premio Suzzara”, fondata nel 1956 da Dino Villani e sciolta nel 1976 con la donazione del proprio ingente patrimonio di opere d’arte al Comune di Suzzara, è stata ricostituita nel 1988 per iniziativa del comm. Renzo Vendramini.
Alla presidenza, dopo Vendramini, si sono succeduti gli imprenditori suzzaresi Nardino Bottazzi, Mentore Binacchi, Alberto Guiducci, Mina Mondini Bergamaschi e l'operatore culturale Gilberto Zacchè. Attuale presidente è Marina Vida.
Lo statuto attualmente in vigore è stato adottato il 5 gennaio 2024. L’Associazione è dichiaratamente senza fini di lucro, apolitica, aconfessionale e ha per scopo la promozione della tradizionale rassegna artistica “Premio Suzzara” e la valorizzazione del patrimonio di opere accumulato nel tempo, costituente il Museo del Premio Suzzara.
Più in generale, l’Associazione promuove la divulgazione della conoscenza di opere e tendenze artistiche e iniziative culturali di interesse per i soci e per la cittadinanza. A tal fine collabora con il Comune e con altre associazioni culturali.
In anni recenti ha promosso e organizzato incontri, mostre, conferenze, concerti, con una media di venticinque eventi ogni anno, con la presenza di un migliaio di persone.
L’Associazione si autofinanzia grazie alle quote associative e a contributi di privati ed è iscritta RUNTS dall’aprile 2024 e all’Albo delle Associazioni del Comune di Suzzara. I Soci prestano la loro attività del tutto gratuitamente.
L’Associazione attualmente è retta da un consiglio d’amministrazione così composto: Dante Andrao, Grazia Badari, Giorgio Bondavalli, Paolo Carpani, Loretta Castagnoli, Fabio Cavazzoli (Direttore Artistico) Luciano Lucchini, Argio Nascimbeni, Antonio Zucchi.
Il collegio dei Probiviri è formato da: Roberto Affini, Gilberto Zacchè e Lucia Zonta.
News
AUGURI FRESCHI DI STAMPA
Laboratorio di xilografia
di Gianni Guerzoni
Galleria del Premio Suzzara
13 gennaio 2025
dalle ore 15.30
AUGURI FRESCHI DI STAMPA
Laboratorio di xilografia
di Gianni Guerzoni