Arrigo Giovannini
NUVOLE
Forme d'aria
immagini di Arrigo Giovannini
sede Pro Loco, Piazza Garibaldi,5 Suzzara
mostra fotografica
14 - 28 settembre 2025
Forme d'aria
Sono un'entità paradossale; pur appartenendo al reale, le nuvole inducono a oltrepassare i dati fenomenici per cercarne gli echi interiori. L'arte figurativa è senza dubbio predisposta a cogliere tali suggestioni, in forza di una sostanziale arbitrarietà della rappresentazione; altrettanto il cinema, grazie alla sequenza dei fotogrammi e alla varietà delle inquadrature.
Ma la fotografia? La fotografia dispone ogni volta di un colpo singolo; può bensì sottoporlo a moltiplicazione, anche se lo scatto mantiene la sua unicità istantanea. Insomma, il fotografo è per tecnologia assimilabile al cineasta, invece al pittore per la sua tendenza a restituire un universo concentrazionario.
Tuttavia, perché far entrare nell'obiettivo un cielo nuvoloso? Qui sta un addentellato non banale: di rado un fotografo è un impressionista; più facilmente devia verso l'espressionismo, talvolta tange persino il surrealismo e l'astrattismo. Infatti, soprattutto nel caso delle nuvole, sarà l'operatore non solo a scegliere quale porzione di macrocosmo fissare premendo il pulsante, anche come fissarla.
Da cacciatore insaziabile di immagini egli sa bene, al pari di un Eraclito moderno, che non capita due volte la medesima possibilità; deve cogliere al volo quel momento – di luce, di penombra, di prospettiva. L'ora e la stagione possono molto influire sul paesaggio, come il vento sull'assetto delle nuvole; le quali andrebbero perciò definite mutuando un suggestivo conio dannunziano: “forme d'aria nell'aria”.
Tutto ciò viene esemplarmente dimostrato dalle fotografie di Arrigo Giovannini. La cui poetica è del resto fondata sulla dialettica fra razionale e irrazionale: così, può accadere che sulla campagna ben governata compaiano minacciosi arcipelaghi di nubi, a destare paure ancestrali.
E questa lotta fra cielo e terra evoca il confronto che oppone la quotidianità umana all'ineffabile forza degli agenti atmosferici.
Ecco: l'uomo è per Giovannini una presenza sempre implicita; non compare, eppure se ne percepisce l'incombenza; certi aspetti del contesto ambientale, anche se inanimati, ne acquisiscono i caratteri. Per esempio, i sentieri riprodotti sono stati o saranno percorsi. Va poi rimarcato che la tavolozza di Giovannini è assai varia: la gamma di colori si fa ampia e calda in pieno sole ovvero grazie ai tramonti, ma può ridursi drasticamente in condizioni di scarsa visibilità o allorché la coltre nuvolosa è più massiccia. Mai viene meno però l'atmosfera; un profondo lirismo si insinua, creando straniamento, inquietudine, malìa. È un atto comune quello di scrutare un cielo coperto; per chi possiede una sensibilità artistica, diviene un'esperienza d'eccezione che implica una continua “s-coperta”. Quante le forme che il cielo acquista – per l'occhio, la mente, l'obiettivo – quando è increspato di nubi. Forme impossibili da prevedere, impossibili da fermare, a meno che un clic non le consegni a una stampa. Gli esiti possono sembrare senza apparente significato. Vero, se si intende l'arte come imitazione; falso, se la si allarga all'espressione, se il denotativo cede il passo al connotativo. Allora, si dilata la percezione: internandosi, lo sguardo in luogo di vedere suppone, fantastica, evoca. Può rinvenire la dialettica tra finito e infinito: evade dalla cornice e continua all'esterno di essa, nello spazio ma anche nel tempo – un attimo prima e un attimo dopo, poco o molto la configurazione era o sarà differente. Infine, sovviene il paradosso che con strumenti tanto materiali (l'occhio, la mano, la macchina) si realizzi qualcosa che sa scivolare nell'immateriale.
Non la riproduzione oleografica di quanto è noto, prefissato, conforme al gusto corrente, bensì la produzione di quanto è inatteso, eccentrico, cangiante. Come appunto le nuvole – e le nuvole secondo Giovannini.
Claudio Fraccari
La mostra è realizzata con il patrocinio del 
Approfondimenti:
Nuvole, Arrigo Giovannini leggi
Forme d’aria, Claudio Fraccari leggi
La materia dei Sogni, Anastasia Malacarne leggi
Tra cielo e terra, Carlo Prandi leggi
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Info: mostra a cura dell’Associazione amici del Premio Suzzara
Sede Pro Loco - Piazza Garibaldi, 5 - Suzzara
Orari di apertura: Sabato e domenica 10.00-12.30 e 16.00-19.00
nei giorni della Sagra del Crocifisso (18-24 settembre) dalle 20.00 alle 23.00